martedì 24 maggio 2016

Segnalazione - "Pestilentia" di Stefano Mancini

"Pestilentia" di Stefano Mancini
Un ragazzo in fuga da qualcosa che non doveva essere liberato. È l’inizio della fine.
Quattro secoli dopo, il mondo è un ammasso purulento. Una pestilenza ha spazzato via quasi ogni forma di vita, e il gelo ha stretto nella sua morsa gli ultimi superstiti.
Quando la setta eretica della Mors Atra trafuga la più potente reliquia della Chiesa di Nergal, ultimo faro contro la decadenza, padre Oberon si ribella. E convoca Eckhard, devoto cavaliere della Fratellanza. Ispirato dalla fede, questi darà vita a uno spietato inseguimento sulle tracce della ladra Shree e del suo insolito compagno di viaggio, un eretico appartenente alla razza dei gha’unt.
Perché la reliquia va recuperata a ogni costo. O il suo terribile segreto trascinerà nel baratro la chiesa, condannando il mondo all’oblio.



~ Versione cartacea
Prezzo: € 13,90
Pagine: 384 
Editore: Astro (4 aprile 2016)
Collana: Epic fantasy
ISBN-10: 8899768064
ISBN-13: 978-8899768065
~ Versione ebook
Prezzo: € 2,99
Pagine: 344
Editore: Astro Edizioni (18 aprile 2016)
Collana: Epic fantasy
ASIN: B01EG7OKJO
ISBN: 9788899768072


Leggi le opinioni:



~ Intervista all'autore

Perché qualcuno dovrebbe leggere il tuo libro? 
Beh, il mio parere potrebbe essere di parte, ma trovo che sia una bellissima storia, con un’ambientazione molto particolare e affascinante, un ritmo serrate e dei personaggi molto ben caratterizzati. Penso sempre che la lettura sia anche evasione dalla realtà quotidiana: il mio nuovo romanzo, dunque, penso possa offrire ai lettori qualche ora di piacevole intrattenimento e perché no, anche trasmettere qualcosa.

Che cosa c’è di innovativo e quali sono gli elementi di continuità con il genere o con la tradizione?
Trovo questo romanzo fortemente innovativo, tanto che sarebbe, anche provandoci, difficile classificarlo in un genere specifico. È un po’ fantasy e un po’ distopico; un po’ storico e un po’ thriller. Ogni elemento, tuttavia, è fuso con gli altri in maniera inestricabile e funzionale, in modo che il risultato sia omogeneo e tutt’altro che confusionario. La commistione credo, anzi, che dia un notevole “quid” in più a tutto il libro. Il lettore che si avvicina a “Pestilentia” non si faccia spaventare dal trovarsi di fronte un libro originale, perché mi sento di assicurare che il risultato è valido sotto ogni punto di vista.

Che cosa ti ha spinto a scrivere?
La spinta per la scrittura viene da molto lontano. Questo è il mio settimo romanzo pubblicato, nonché quello che ritengo il migliore per tutta una serie di ragioni. Scrivo da quando sono bambino e fin da allora sogno di fare lo scrittore. Da un paio d’anni questo sogno si è tramutato – seppure solo in parte –, in realtà e per me sarebbe impossibile immaginare una vita senza scrittura.

Da che cosa è nata la storia? Quali sono state le fonti di ispirazione?
La storia nasce da un’idea ben precisa, quella di raccontare un fantasy innovativo, con tinte gotiche e un po’ dark. Mi piaceva soprattutto l’idea di dargli un’ambientazione estremamente caratterizzata, una di quelle che entrasse nella pelle dei lettori e fosse vissuta quasi alla stregua di un vero e proprio personaggio. Poi, come spesso succede, il testo ha preso una sua strada e io non ho fatto altro che seguirla, inserendo via via nuovi elementi.

Quando scrivi? E come? In modo organizzato e continuo o improvviso e discontinuo?
Mi piace scrivere nel pomeriggio. Trovo quel momento il migliore, con il silenzio che mi circonda e la mente che può librarsi da sola dove vuole. Cerco di essere metodico e di non sgarrare, scrivendo tutti i giorni. Non perché sia un peso o un obbligo, ma anzi per l’esatto opposto: perché per me scrivere è soddisfazione e appagamento e quindi più tempo posso dedicargli, meglio mi sento.

Quali strategie hai adottato per promuovere il tuo libro e che tipo di strumenti hai usato – e usi – per proporlo all'attenzione dei tuoi potenziali lettori?
Avendo ormai una certa esperienza in questo campo, di solito mi affido molto al web. Social network, siti internet e blog sono il canale migliore per farsi conoscere e per far conoscere i propri libri. Ed è quello che faccio, attraverso interviste, recensioni e segnalazioni, proprio come in questo caso.

Progetti per il futuro?

Di sicuro c’è l’uscita di un mio nuovo fantasy, di stampo più classico, a ottobre, con la mia storica casa editrice, la Linee Infinite. Sarà il primo di una nuova saga, che riprenderà la stessa ambientazione già vista nella trilogia composta da Le paludi d’Athakah, Il figlio del drago e Il crepuscolo degli dei.

Tre persone da ringraziare
Sicuramente il mio editore Astro Edizioni per “Pestilentia”, nella persona del suo direttore editoriale Francesca Costantino. Poi Cristina Pace, che cura la mia pagina Facebook autore con grandissima capacità. E infine i miei lettori, che con il loro sostegno mi spingono a scrivere sempre di più.


~ Simbologia dei colori

ROSSO
Il colore rosso è simbolo del sangue e dell’energia vitale sia mentale che fisica. L’uso di questo colore aiuta a combattere le energie passive infondendo una straordinaria forza psichica e motoria. Il rosso simboleggia l’estroversione e la forza di volontà. Il rosso è sinonimo di forte passionalità, di grande personalità e di fiducia in se stessi.
Il rosso è il colore di chi ha voglia di vincere e brama di potere.










Questo colore può essere associato a Shree, quella che forse è la vera protagonista di questo romanzo. Pur cresciuta in un mondo difficile, ai limiti della sopravvivenza, si è fatta forza e con le sue sole capacità, spinta dalla sua bramosia di potere e di una vita migliore è emersa fino a imporsi anche sugli individui di sesso maschile che avrebbero voluto sfruttarla per i loro scopi.


BLU
Il significato del blu è legato al cielo, all’acqua del mare, dei laghi e di tutte le grandi distese d’acqua. Il colore blu aumenta l’attenzione delle persone e li predispone ad essere più attenti e ricettivi. Simbolo di armonia ed equilibrio, il colore blu ha la capacità di rilassare l’individuo e di normalizzargli la frequenza del battito cardiaco e della pressione. Riduce lo stato d’ansia e porta equilibrio alla sfera emotiva. Quando guardiamo il cielo ci sentiamo sereni.
Il blu é il colore di chi è dotato di profondi sentimenti e di un equilibrio interiore stabile.
Il blu scuro rappresenta la calma totale.
Aelis è la rappresentazione perfetta del colore blu. Calma e rilassata, accoglie il suo gravoso compito con la saggezza che le viene da un’infanzia e un’adolescenza in cui è stata cresciuta solo per il compito cui poi le è stato assegnato. Non ha paura di niente, perché ha visto tutto il male che c’è nel mondo e ha deciso di sfidarlo fino alla fine.


VIOLA
Se sogni il colore viola, significa che hai bisogno di intimità ed affetto e ti senti attratto da ciò che è mistero e magia.
Il viola è il colore di chi predilige le sensazioni forti e tende ad identificarsi con il prossimo. E’ apprensivo, impacciato, ma nello stesso tempo vuole essere compreso. Il colore viola accresce la capacità creativa e la fantasia e quindi chi ama il viola è amante dell’arte. Tale persona è anche intelligente, umile, prudente e saggia.
Vive di emozioni a discapito della razionalità.
Gleb rappresenta la parte più “umile” del colore viola. Vive di emozioni, un po’ sballottato dagli eventi, è il classico personaggio che si fa trascinare, piuttosto che trascinare lui stesso. Tende a identificarsi col prossimo, in particolare con Shree, alla quale si affeziona e che segue passo dopo passo, anche a scapito della propria incolumità.


NERO
Il nero nei sogni rappresenta un momento di cambiamento e di grande trasformazione.
Chi sceglie il nero rinuncia a tutto e protesta energicamente contro una situazione che non è come egli vorrebbe che fosse. Si ribella alla sorte, rischiando di agire in un modo precipitoso ed irrazionale.
E' il colore del buio, della morte, del male e del mistero, ci parla del vuoto, del caos e delle origini, è controbilanciato dal suo opposto, il bianco, simbolo di luce: il dualismo luce/oscurità non si presenta in forma simbolica morale finché le tenebre primordiali non si siano divise in luce e buio, quindi all'inizio dell'esistenza, esso non è rappresentante del male in senso univoco.
Nella tradizione simbolica quindi l'idea delle tenebre non ha ancora significato negativo, perché corrisponde al caos primigenio dal quale può nascere ogni cosa, esso è infatti associato all'invisibile e all'inconoscibile, quindi anche alla divinità creatrice originale, o la scintilla iniziale da cui tutto si è palesato, alla faccia nera della LUNA o alla luna nera.
L’anima nera questo romanzo è senz'altro padre Jari, sebbene per motivi che non posso svelare in quanto rovinerei troppo la sorpresa al lettore. Di sicuro, però, lui incarna ogni aspetto negativo del colore nero.


ORO
Il giallo è il colore più luminoso, dà un'impressione di leggerezza e di gaiezza. Il giallo, è evocatore. Come il rosso, il giallo aumenta la tensione, aumenta i batti del polso e la respirazione, ma lo fa in modo meno regolare. Il giallo si riflette, irradia, la sua è una gaiezza impalpabile. Il giallo manifesta una personalità aperta e indica rilassamento o potere. Dal punto di vista psicologico, il rilassamento è una liberazione da tutti i problemi, da tutte le contrarietà. il giallo è il simbolo del calore del sole, della gaiezza, della gioia. la sua percezione sensoriale è il piccante, il suo contenuto affettivo una volatilità piena di speranza.
Padre Oberon è l’anima illuminata del romanzo, l’individuo che, fino all’ultimo, crede nella speranza per un mondo migliore e si adopera in tal senso. Se non fosse per lui, che pure rimane un personaggio secondario, e per la sua enorme forza di volontà, l’intera vicenda narrata non avrebbe senso.



~ L'autore

Stefano Mancini, laureato in giornalismo e iscritto all’Ordine dei professionisti dal 2005, lavora come
redattore presso un’importante testata nazionale ed è direttore dell’agenzia “Aragorn servizi editoriali”.
Ha pubblicato l’acclamata trilogia high-fantasy composta dai romanzi Le paludi d’Athakah, Il figlio del drago e Il crepuscolo degli dei (Linee Infinite edizioni, 2013-2015), terza classificata al prestigioso Premio Cittadella 2016. I suoi altri libri sono: La spada dell’elfo (Runde Taarn edizioni, 2010) e Il labirinto degli inganni (AndreaOppureEditore, 2005).



Potete raggiungerlo su
-> la sua pagina Goodreads
-> la sua pagina Facebook



~ Ha Pubblicato

Le paludi d'Athakah | Linee infinite edizioni | cartaceo
♠ Il figlio del drago | Linee infinite edizioni | cartaceo
♠ Il crepuscolo degli dei | Linee infinite edizioni | cartaceo
Pestilentia | Astro edizioni | ebook e cartaceo

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