domenica 21 giugno 2015

Il nostro gioco. Sogni sospesi - Ilaria Pasqua

Cerco di recuperare le mie mancanze dato che il lavoro mi sta lasciando respirare un po' di più rispetto ai mesi scorsi...
Per cui eccomi qua con un'altra recensione, questa volta di un libro italiano :p


~ Il libro

“Devo portarla via di qui” è l’unico pensiero che Davide ha in mente mentre corre via dal ghetto insieme a sua sorella Flaminia, di cinque anni.
È la mattina del 16 ottobre 1943 e i due ragazzini sono rimasti soli in una Roma che non riconoscono più. I tedeschi hanno preso in mano le redini della città, e loro non sanno dove rifugiarsi per sfuggirgli.
Davide porta avanti il gioco iniziato dai loro genitori per impedire alla bambina di capire cosa sta succedendo. E così farà anche Enrico, un ragazzino dei quartieri ricchi che li nasconde in casa sua rischiando molto. Nonostante una prima iniziale diffidenza nascerà una bellissima amicizia che li salverà da un destino orribile. Continueranno a giocare tutti insieme, trascinati dai sogni magnifici di Flaminia, fino a quando non finirà la guerra, fino a quando non sfiorirà del tutto l’infanzia.



"Il nostro gioco. Sogni sospesi"

~ Versione cartacea:
Prezzo: € 12,90
Pagine: 125
Editore: Leucotea Edizioni (31 marzo 2015)
ISBN-10: 8897770347
ISBN-13: 978-8897770343

Per la versione cartacea, click > qui <
~ Versione digitale:
Prezzo: € 2,99
Pagine: 125
Editore: Leucotea Edizioni (31 marzo 2015)
ISBN-13: 
ISBN-13: 

Per la versione ebook, click qui <



Leggi le opinioni:

~ L'autrice

Ilaria Pasqua nasce a Roma e si laurea alla magistrale del Dams. Da sempre coltiva la passione per il cinema e la letteratura, ma anche per la scrittura che ha il tempo di approfondire durante gli anni dell’università. Da quando ha ricevuto il primo sì e ha capito che poteva davvero scrivere non solo per se stessa non si è più fermata.
Ha messo in piedi un sito internet con un blog in cui si diverte a pubblicare recensioni e cerca di dare voce a tutte le idee che la braccano.
“Il bambino nascosto nel buio”, il suo primo romanzo, è in pubblicazione con La Ponga Edizioni, “Le tre lune di Panopticon – Anime Prigioniere” è uscito a maggio 2014 per Lettere Animate Editore che ha pubblicato anche il racconto “Quel sigaro” nell’antologia “Aquarium”. Con Nativi Digitali Edizioni ha pubblicato invece i primi due volumi della trilogia “Il giardino degli aranci” (“Il Mondo di Nebbia” e “Il Mondo del Bosco”), e il racconto “You Make Me Feel So Young” nell'antologia “Musica in Lettere”. Con il racconto Drago da Taschino ha vinto il concorso Occhi di drago, tenuto dalla Gainsworth Publishing che l'ha inserito in un'antologia digitale uscita il 27 febbraio 2015.
Infine il 17 marzo 2015 il romanzo di ambientazione storica Il nostro gioco è stato pubblicato dalla Leucotea Edizioni.

La potete raggiungere su:
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~ Considerazioni personali

Prima di tutto voglio ringraziare tantissimo Ilaria per avermi permesso di leggere il suo libro :)
Quindi, grazie Ilaria!

Mi risulta un po' difficile dare un voto a questo libro, non perché sia brutto ma per l'argomento trattato.

Credo sia difficile scrivere di un periodo storico così delicato e orribile come la seconda guerra mondiale (o meglio, la guerra in generale) e credo che sia anche più difficile leggerlo.

Ilaria ci racconta la vita-non vita di due bambini ebrei romani, Davide di 12 e Flaminia di 5 anni, abbandonati a loro stessi a causa della persecuzione razziale che coinvolge anche i loro genitori.
Davide deve salvare l'infanzia della piccola Flami dalla crudezza della guerra e lo fa in un modo che solo i bambini conoscono: giocando.
Continuando il gioco iniziato dai genitori, Davide gioca a nascondino con Flaminia portandola in posto bui e malsani, mangiando quelle poche cose trovate qua e là e sperando di non essere trovati dai tedeschi che ormai hanno invaso Roma.

Ma una sera, dopo essersi rifugiati in una cantina per diversi giorni, un ragazzino apre la porta e li vede: Enrico ha 12 anni ed è figlio unico in una famiglia della borghesia romana, alleata ai tedeschi per non soccombere.
Enrico prende a cuore i due bambini e decide di rischiare la propria vita (e il buon nome della sua famiglia) trovandogli un rifugio e pasti sicuri: dentro casa sua.

Dalla paura di essere presi (e probabilmente deportati) dai tedeschi, ora i bambini hanno paura di essere trovati dai genitori di Enrico. Ma nonostante la differenza apparente che li separa, i tre bambini si ritrovano presto amici per la pelle, uniti da quell'unico sentimento che non vede colore della pelle o il credo: l'amore fraterno.

Una storia commovente che mostra, con la finzione, che dai più piccoli e genuini gesti, si può davvero cambiare le sorti di chi è più in difficoltà di noi. E ce lo insegna proprio chi, nella vita, è il più indifeso: i bambini.

Una cosa che mi ha lasciata un po' "neutrale" è stato il registro linguistico usato: la storia è raccontata dal punto di vista di Davide però, leggendo, non sembra di leggere il pensiero di un dodicenne ma di una persona più matura. Non mi sento di criticare Ilaria per questo; un po' sarà stato voluto, un po' no ma credo che sia un linguaggio plausibile, considerato che i bambini a contatto con situazioni simili siano costretti a maturare più velocemente...


~ Il voto

3.5 stelle
Una lettura piacevole nonostante il tema trattato che, a dire il vero, non mostra il lato più crudele ma rimane a fare da contorno alla vicenda

 e mezzo

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