domenica 26 giugno 2011

INCI, questo sconosciuto

Alzi la mano chi ha già sentito nominare la parola INCI!
Ok ok siete tanti... ma in quanti di voi sanno cos'è e in quanti di voi le sanno dare il peso che merita?

Premetto che non voglio fare la maestra e, anzi, sono la prima a dire che ho scoperto questa parola e il suo significato molto tardi!

Quoto da Wikipedia
L'INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients) è l'elenco degli ingredienti cosmetici espresso secondo una nomenclatura standard.
Dal 1997 è obbligatorio che ogni cosmetico immesso sul mercato riporti sulla confezione il proprio INCI, ovvero l'elenco degli ingredienti in esso contenuti, scritti in ordine decrescente di concentrazione al momento della loro incorporazione.
Al primo posto si indica l'ingrediente contenuto in percentuale più alta, a seguire gli altri, fino a quello contenuto in percentuale più bassa. Al di sotto dell'1% gli ingredienti possono essere indicati in ordine sparso.
Gli ingredienti di derivazione vegetale che non hanno subito processi chimici sono espressi tramite il loro nome botanico latino, seguito dalla parte di essi utilizzata in lingua inglese. Ad esempio: "prunus amygdalus dulcis oil" sta per "olio di mandorle dolci".
Le sostanze che, invece, hanno subito un intervento chimico hanno un nome inglese.
Ad esempio: "sodium laureth sulfate" sta per "sodio lauriletere solfato".
I coloranti sono indicati sempre in fondo, con la sigla C.I., che sta per colour index, seguita da un numero identificativo. Fanno eccezione i coloranti per capelli, che devono sempre essere indicati col loro nome chimico inglese.

Letto questo... tutti di corsa a leggere le etichette dei vostri cosmetici!! xD
Per cosmetici non si intendono soltanto rossetti, ombretti, ciprie e quant'altro serva per imbellettarci. No! Anche shampoo, balsamo, le creme per le mani, il burro cacao e tantissime altre cose che è inutile e deleterio nominare xD
Possiamo dire che "cosmetico" è tutto ciò che utilizziamo per migliorare una qualsiasi parte del nostro aspetto, dalla testa ai piedi.

Per questo potete ben capire che se, ad esempio, l'INCI di una crema per il viso è pieno di cose schifose, non potete lamentarvi di brufoli che non se ne vanno o sfoghi strani...

Un ottimo alleato per riuscire a leggere meglio l'INCI è il sito Biodizionario: inserendo il nome che leggete sull'etichetta, il sito vi fa apparire dei cerchietti colorati a seconda che l'ingrediente sia buono, mediamente buono o dannoso (vedi legenda in home page, ndr).
Facciamo un esempio veloce: il quote di Wiki parlava di sodium laureth sulfate. Ora lo cerco sul sito e mi esce questa stringa

SODIUM LAURETH SULFATE       tensioattivo 


Come potete vedere, è un ingrediente a rischio. Se nella lista è fra i primi ingredienti, evitate di usare il prodotto. Al contrario, se si trova in fondo alla lista, è dannoso sì, ma a piccole quantità non è così cattivo ;)

Ora invece proviamo con un ingrediente che, a causa di fortuite assonanze, ha fatto ridere ma, allo stesso tempo, storcere il naso a molte persone: il butyrospermum parkii (conosciuto impropriamente con il nome di burro di karité)

BUTYROSPERMUM PARKII       Vegetale/emolliente


Visto? E' un ottimo ingrediente e non ha nulla a che vedere con quella-cosa-che-pensate-voi-maliziosi! xD

Per finire: tenetevi alla larga da petrolati, parabeni, silicone e dai suoi derivati che generalmente si riconoscono dalla desinenza "-cone" o anche solo "-one". Nel 90% dei casi questi ingredienti avranno 1 o anche 2 pallini rossi, quando va male.... e, quando va bene, sono gialli per cui sono sostanze che, a lungo andare, danneggeranno la vostra pelle.

Ovviamente l'INCI è da prendere come un consiglio dato che nessuno vi può obbligare a comprare certi prodotti piuttosto che altri. E' altrettanto ovvio che, per essere vendibili, i cosmetici devono rispettare dei limiti imposti dalla legge (vedi tutte le retate delle forze dell'ordine che hanno confiscato cosmetici contraffatti) per cui, possiamo credere che ciò che compriamo (in farmacia/profumeria/supermercato) non sia così letale xD

Ma già il fatto di esserne consapevoli e, magari, di optare per prodotti meno "commerciali" per trattarci bene, è un passo avanti :)
Una buona parte delle case cosmetiche si sta adeguando alla richiesta di cosmetici un po' più "sani" per cui potrete trovare, ad esempio, shampoo e balsamo senza siliconi anche al supermercato (e per sapere quali, google è un ottimo alleato, ndr).

Per chi invece è fortemente convinto che tutte queste cose chimiche lo porteranno "all'alberi pizzuti" [e qua, solo i romani capiranno xD], esistono dei prodotti completamente "verdi" meglio conosciuti come Eco-Bio o Bio.

Tirando le somme... quanto mi costano questi INCI puliti? Eh, questo diventa un tasto dolente.
Le schifezze si possono produrre in grandi quantità e a costi irrisori per cui, a rigor di logica, più i cosmetici sono fatti di schifezze e meno costano. Giusto? Bene. L'equazione è valida anche al contrario: meno schifezze ci sono, più costano (anche se NON è una regola).
Non parliamo di miliardi eh! xD però diciamo che, essendo "di nicchia", il prezzo è superiore.

Vi lascio qualche link (ne esistono tantissimi!) se volete dare un'occhiata:
-> Lush

4 commenti:

  1. A proposito, l'USL di Bologna è da un po' che pubblicizza la campagna "cosmesicura" che mette in guardia dall'uso di prodotti che non indicano chiaramente i loro contenuti!
    Mia sorella ha comprato una crema da H&M e le si sono gonfiati gli occhi come due pesche =_= Non sa se sia stato effettivamente quel prodotto o un mix di varie cose, fatto sta che bisogna fare super attenzione!
    Ti lascio il link ^^
    http://www.ausl.bologna.it/cosmesicura/cosmesicura.-ce-la-tua-faccia-in-gioco

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  2. ottimo! grazie per il link :D

    comunque mi sembrava di aver visto che H&M vende anche qualche prodotto eco-bio, tipo scrub corpo e docciaschiuma. non male!

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  3. Oddio pauraaaa!!! *va a controllare tutti i suoi prodotti* XDDDD

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